Al fine di favorire la riduzione delle emissioni di gas con effetto serra, responsabili dell’innalzamento della temperatura dell’atmosfera terrestre, la direttiva europea sull’efficienza energetica, recepita in Italia dal DM 158/2018, prevede il riconoscimento di incentivi economici, i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o certificati bianchi, per gli interventi di efficientamento degli impianti di produzione o di trattamento. L’accesso ai TEE richiede innanzitutto l’effettuazione di una diagnosi energetica da parte di Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati. L’analisi, svolta secondo le linee guida della norma ISO 50001, “Sistemi di gestione dell’energia”, è mirata all’individuazione delle modalità di riduzione dei consumi di energia e delle eventuali possibilità di generazione della stessa; alla pianificazione dei relativi interventi di efficientamento, sulla base di una valutazione dei costi e dei benefici; alla realizzazione degli stessi; al monitoraggio ed alla certificazione del loro rendimento.
A seguito di questo iter, condotto sotto la supervisione di una ESCo (Energy Service Company) del gruppo Venza, che ha svolto oltre duecento diagnosi energetiche, un’azienda chimica produttrice di formaldeide con sede in Nord Italia ha ottenuto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) il riconoscimento di circa 430 TEE l’anno.
L’azienda – che dal 2017 si affida al gruppo Venza anche per la diagnosi energetica obbligatoria, prevista dal DLgs 102 del 2014 per le imprese energivore – ha una capacità produttiva annua di 100.000 tonnellate di formaldeide e quasi 15.000 tonnellate tra i suoi derivati e il catalizzatore necessario per la sua produzione. Oltre a rivendere queste sostanze – utilizzate in diverse industrie, da quella tessile a quella plastica a quella alimentare, principalmente con funzione isolante e disinfettante (battericida e fungicida) – la società progetta impianti per la loro produzione tramite il processo di ossidazione del metanolo, svolgendo tra l’altro attività di ricerca per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative.
Gli interventi di efficientamento hanno riguardato la sostituzione di una delle due linee per la produzione di formaldeide anidra, risalente agli anni Sessanta, avente una capacità produttiva annua di 9.240 tonnellate, con un nuovo impianto, in grado di ottimizzare il processo riducendo le necessità di movimentazione dei fluidi. L’obiettivo era l’aumento della produttività della linea, con una riduzione del consumo di energia elettrica per tonnellata di formaldeide prodotta. Non essendo possibile ottenere dei dati realistici sui consumi dell’impianto sostituito, in quanto sottoposto a diverse modifiche nel corso degli anni, è stato preso come termine di paragone (baseline) il valore inferiore dei consumi stimati dalle BREF, i documenti di riferimento per le BAT (Best Available Techniques), per la produzione di una tonnellata di formaldeide, ovvero 200 kWh di energia elettrica.
Il monitoraggio del progetto, avviato nella primavera del 2016, a seguito della conclusione dei lavori, ha registrato, a fronte di un incremento della produzione a 17.160 tonnellate l’anno di formaldeide anidra, un risparmio di 343 MWh di energia elettrica, pari a 430 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio), su 8.400 ore (24 ore su 24 per 350 giorni) di operatività l’anno, per un consumo di 180 kWh di energia elettrica per ogni tonnellata prodotta.
Il ritorno sull’investimento per gli interventi di efficientamento, che ammonta a un milione e settecentomila euro, è garantito dall’aumento, quasi del doppio, della quantità di formaldeide prodotta, oltre che dagli incentivi derivanti dai certificati bianchi, del valore di oltre centomila euro l’anno.
INDUSTRIA: Industria chimica e farmaceutica