Analisi dei liquidi
La definizione della tipologia di acqua da trattare è la fase preliminare per l’individuazione delle tecnologie chimiche, fisiche e biologiche più adeguate per il raggiungimento degli obiettivi. A tale fine è necessaria un’analisi per la caratterizzazione della composizione chimico-fisica e microbiologica della stessa, atta ad identificare le categorie e le concentrazioni di sostanze inquinanti ed agenti patogeni presenti. I campioni, che devono essere spediti in condizioni di sicurezza, secondo le prescrizioni della normativa sul trasporto dei liquidi, vengono esaminati da laboratori certificati, che si avvalgono di strumentazioni all’avanguardia. Congiuntamente, vengono acquisite le informazioni tecniche sui prodotti impiegati nel ciclo di lavorazione.

Progettazione del processo
La caratterizzazione dell’acqua da trattare consente la progettazione del processo di trattamento più efficace per la rimozione delle sostanze inquinanti, anche sulla base della destinazione dell’acqua trattata (consumo umano, utilizzo civile o industriale, riciclo nel processo di produzione, scarico in acque superficiali). La portata degli effluenti determina le dimensioni dell’impianto. Gli studi di fattibilità prevedono il calcolo del ritorno sull’investimento, fattore imprescindibile per la scelta dell’installazione dell’impianto e delle tecnologie di trattamento, che richiede la valutazione delle diverse voci dei costi di investimento (CapEx), come i materiali di costruzione, e dei costi operativi (OpEx), quali i consumi di energia, la manodopera necessaria per la gestione dell’impianto, la sostituzione delle componenti usurate e la manutenzione. In generale, la concentrazione degli inquinanti e l’eventuale recupero dei sottoprodotti permettono una riduzione dei costi di smaltimento. La progettazione comprende lo studio della migliore soluzione logistica, sulla base della valutazione delle aree più appropriate e degli spazi disponibili per la collocazione dell’impianto. In taluni casi è opportuna la scelta di unità mobili.

Diagnosi energetica
Nell’ambito degli studi di fattibilità vengono ideate soluzioni tecnologiche che permettono di ottimizzare il rendimento energetico degli impianti. L’esperienza nella progettazione dei processi consente infatti di individuare le fasi del trattamento che determinano i maggiori consumi di energia e di prevedere lo sfruttamento delle fonti di energia eventualmente prodotte dal sistema. In molti casi, l’effettuazione di interventi per il miglioramento del bilancio energetico degli impianti dà diritto all’ottenimento di certificati bianchi – ovvero titoli di efficienza energetica (TEE), erogati dal gestore dei mercati energetici (GME) – che costituiscono degli incentivi economici che accelerano il ritorno sull’investimento.

Test con impianti pilota
A completamento della progettazione del processo di trattamento, a conferma della fattibilità dello stesso, è previsto un periodo di prova – la cui durata può variare da un minimo di due settimane ad un massimo di tre mesi – tramite un impianto pilota, installato nello stabilimento produttivo. Il test delle performance del trattamento, atto a verificare il raggiungimento dei limiti di concentrazione degli inquinanti nell’acqua di scarico stabiliti dalla legge, è una fase indispensabile prima dell’avvio dell’impianto, soprattutto in questo settore, nel quale i risultati ottenibili anche con l’impiego della stessa tecnologia sono particolarmente influenzati dalla variazione delle condizioni operative.

Gestione degli impianti
Dopo l’installazione dell’impianto, viene effettuato il collaudo delle componenti idrauliche ed elettromeccaniche. Particolare attenzione viene posta alla formazione del personale: solitamente la necessità di manodopera è limitata, grazie all’automazione di diverse sezioni del sistema e alla possibilità di monitoraggio remoto. La funzionalità di ciascuna sezione dell’impianto viene periodicamente accertata tramite l’analisi di campioni dell’acqua trattata, che verificano la sua conformità agli standard prestabiliti.

Trasferimento tecnologico
Per la fruizione di opportunità di mercato che non rientrano nell’area geografica di competenza delle società del gruppo, che si estende comunque ai paesi dell’Europa, dell’Africa e del Medio Oriente, Venza instaura delle partnership con realtà locali, fornendo alle stesse le consulenze opportune per riuscire a proporre le soluzioni tecnologiche più adeguate.