Il Trattamento del Percolato
Il gruppo VENZA ha progettato una delle sezioni di un impianto per la depurazione e quindi il trattamento del percolato di una discarica del Nord Italia. Il processo, in grado di trattare 40.000 tonnellate di percolato all’anno, si articola in diverse fasi. L’acqua reflua, raccolta nei serbatoi di accumulo, viene inviata a un impianto di filtrazione su membrane a osmosi inversa a doppio stadio. L’impianto riceve 120 m3 di effluente al giorno, producendo 90 m3 di acqua osmotizzata e 30 m3 di retentato.
Quest’ultimo viene ulteriormente concentrato in un evaporatore alimentato esclusivamente con energia elettrica, in grado di diminuirne il volume fino a 6 m3, pari al 5% della quantità di percolato in ingresso all’impianto. Considerati gli alti costi di smaltimento del concentrato (circa 300 euro a tonnellata) a causa della natura degli inquinanti in esso contenuti, è in fase di valutazione l’inserimento di un’ulteriore trattamento di evaporazione, che lo ridurrebbe fino a 2 m3.

Il distillato uscente dall’evaporatore, miscelato con l’acqua osmotizzata, viene scaricato sul suolo nel rispetto degli stringenti parametri fissati per tale destinazione dell’acqua trattata dalla tabella 4 del DLgs 152/2006.
I costi operativi dell’impianto sono notevolmente ridotti grazie al recupero del biogas generato dalla naturale fermentazione anaerobica dei rifiuti (biogas da rsu), utilizzato per alimentare un sistema di cogenerazione che fornisce l’energia necessaria per il funzionamento dell’intero impianto.
Il gestore della discarica non ha sostenuto costi di investimento, avendo optato per la formula BOT (Build Own and Transfer), ovvero il noleggio operativo dell’impianto tramite una ESCo (Energy Service Company), con eventuale riscatto finale. In caso di acquisto diretto dell’impianto, gli attuali strumenti di finanza agevolata – il piano nazionale Transizione 4.0 e la legge Sabatini – permettono comunque un recupero complessivo di oltre il 60% dell’investimento; il ritorno sull’investimento è ulteriormente favorito dalla scelta della tecnologia di evaporazione a termocompressione, che può beneficiare dei titoli di efficienza energetica secondo quanto previsto dal DLgs 158/2018.
Percolato da RSU – Trattamento percolato
Il percolato da RSU (prodotto dai rifiuti solidi urbani) presenta un alto contenuto di inquinanti quali COD, metalli (ferro, rame, alluminio), boro, cloruri, oli, ammonio ed altre sostanze organiche complesse, la cui rimozione necessita di un processo di concentrazione che richiede diverse tecnologie.